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TESSERAMENTO PER L'ATTIVITÀ SPORTIVA IN AMBITO FIBS GIÀ DAI 5 ANNI


Abbiamo chiesto al Professor Beltrami (Presidente Commissione Medica e Antidoping FIBS) un commento sulla delibera che consente il tesseramento per l'attività sportiva in ambito FIBS già dai 5 anni. Di seguito le sue considerazioni.

Il Consiglio Federale della FIBS ha preso l’importante decisione di anticipare a cinque anni di età l’inizio dell’attività sportiva non agonistica. Una decisione che favorisce il movimento in età pediatrica come pratica sportiva strutturata e adattata all’età, che sotto una guida esperta consentirà ai bambini di imparare nuove abilità, di divertirsi conoscendo il proprio corpo, confrontandosi con se stessi e con gli altri, contribuendo a contrastare sedentarietà e sovrappeso, purtroppo sempre più frequenti nei bambini italiani.

Attualmente in Italia infatti il 53% dei giovani d'età compresa tra i 3 e i 5 anni e il 22% di quelli tra i 6 e i 10 anni non praticano alcuna forma di attività fisica. Le qualità atletiche e mentali che si possono sviluppare con il baseball e il softball sono molteplici: correre e lanciare sono movimenti naturali che devono essere appresi e praticati in età più giovanile per poterli proseguire e continuare nell’età adolescenziale.

I bambini che non apprendono e praticano queste attività giocando e divertendosi con i compagni nei primi anni di vita, saranno inoltre più esposti da adulti a tantissime patologie e faranno grande fatica ad adottare uno stile di vita attivo. Il gioco e lo sport rappresentano infatti strumenti che facilitano il processo di apprendimento delle diverse abilità motorie, divertendo e favorendo i progressi dei giovani atleti sia sul piano fisico che psicologico. I bambini impareranno a socializzare, a stare con gli altri, ma anche a rispettare le regole prendendo coscienza dei propri limiti e dei propri progressi e, nel passaggio dal gioco allo sport, a conoscere la gioia della vittoria e la delusione della sconfitta, ma soprattutto il valore e l’importanza della costanza e dell’impegno negli allenamenti per migliorare ed ottenere risultati.

Molto importante è la modalità con cui viene svolta l’attività, che non deve mai essere imposta al bambino, ma appresa seguendo un modello sperimentale, con un approccio del tipo sperimento-gioco-imparo. Inizialmente è necessaria un’attività di base che ponga in primo piano l’acquisizione di un voluminoso repertorio di movimenti che sottenda ad una formazione multilaterale. Questo percorso consente la realizzazione di un bagaglio motorio basato sugli schemi motori di base, indispensabile per gli ulteriori apprendimenti. La pratica di attività multilaterali produrrà una ricchezza di esperienze, che determinerà apprendimenti significativi, i quali, immagazzinati nella memoria motoria, amplieranno le funzioni motorie producendo nuove abilità.

Da un punto di vista normativo è stata recentemente abolito l’obbligo della certificazione medica non agonistica per l'esercizio dell'attività sportiva in età prescolare e quindi per i bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, ad eccezione di casi specifici indicati dal pediatra. Tale norma è stata introdotta alcuni mesi fa dal governo per ridurre le spese delle famiglie e anche al fine di sburocratizzare l'accesso alle attività sportive e di evitare sprechi all'intero Servizio Sanitario Nazionale per accertamenti medici superflui. Pertanto i bambini che verranno tesserati per la FIBS dovranno produrre il certificato medico non agonistico solo dopo il compimento dei sei anni di età.


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